- Man muss noch Chaos in sich haben, um einen tanzenden Stern gebären zu können.
Also sprach Zarathustra-F.Nietzsche-

giovedì 12 maggio 2011

Istruzioni per un approccio interculturale in una classe tedesca di italiano L2 livello A1




Molti manuali di italiano per stranieri affrontano il tema degli aggettivi possessivi contestualizzandolo con il tema " La  famiglia". Quasi tutti propongono un esercizio che si basa sul riconoscimento dei legami familiari attraverso la foto o vignetta di un albero genealogico di un ipotetico Sig.Carlo Rossi. Di seguito vengono riportate le foto dei relativi parenti fino alle 2 generazione. A queste foto bisogna associare i relativi nomi dei componenti, presenti per intero in uno specchietto, ( padre, madre,zio,zia ecc.), nelle lacune mancanti . L'esercizio di tipo intuitivo, richiede di attivare quelle pre-conoscenze che solitamente quasi tutti hanno per arrivare a completare l'albero genealogico. Una volta completato l'esercizio gli studenti imparano i possessivi in maniera descrittiva (oralmente o per iscritto) usandoli associati ai diversi gradi di parentela e facendosi domande tra di loro.
Siccome mi ero stufata del solito esercizio ho pensato di personalizzare l'attivita' didattica distribuendo matite colorate e  fogli colorati e chiedendo loro di disegnare il proprio albero genealogico.
 Prima di fare questo, ho disegnato il mio di albero.Con me al centro, ho fatto una caricatura di una persona bassa con gli occhiali e immediatamente sotto il mio cane (non avendo figli...) vicino al mio gatto. Quindi ho chiesto loro di impegnarsi a disegnare con cura i propri familiari scrivendo il nome accanto, e li ho informati che al termine dell'attivita' avrebbero dovuto spiegare agli altri partecipanti i componenti della famiglia.
Per facilitare il rilassamento dell'attivita' didattica ho messo una musichetta di sottofondo.Hanno disegnato concentrati per almeno 15 minuti. 
Alla fine ho ritirato i fogli, li ho mischiati e li ho ridistribuiti. Quello che ne è venuto fuori è che....


Hans non ha la madre, o meglio non la conosce. 
Anja non ricorda come si chiamano i loro nonni materni, e ha una figlia sposata che non la va mai a trovare.
Ullrich non ha ne'padre,ne' madre, ma solo una fidanzata italiana e sogna di trasferirsi nell'ameno Frosinate per raggiungerla, motivo per il quale impara l'italiano.
Karsten ha molti fratelli, alcuni li conosce altri no, perche' il padre ha sposato altre 2 donne dalle quali ha avuto altri figli.
Claudia è figlia di un padre  risiede in Sud Africa, è economista esperto di ricerche di mercato,e che non si fa vivo da diverso tempo, mancando a tutti i natali in famiglia.Lei vive sola con sua madre, la quale deve fare 2 lavori per mantenerla a Berlino.
Gunther anche non si ricorda il nome dei suoi zii, i fratelli della madre. Vive col suo compagno a Berlino e vorrebbero adottare un figlio, ma la trafila burocratica è molto lunga.
Linda è figlia di madre tedesca e di padre cambogiano, morto molti anni fa. Conosce solo parte della famiglia materna perche' i parenti del padre sono stati sterminati da Pol Pott.
Anke è insegnante di matematica in pensione, ha 1 figlia in Inghilterra ma non conosce i suoi nipoti...


Alla fine dell'attività il gruppo di italiano L2 sembrava una seduta di autocoscienza...abbiamo tutti imparato qualcosa. Loro gli  aggettivi possessivi, io che non devo più fare questo giochetto.
La famiglia tedesca, è ben lontana dall'idea un po' idilliaca e "normalizzata" della classica famiglia italiana come tradizionalmente la si dipinge.
Credo che la prossima volta modificherò l'attività didattica in " Oggetti nella tua stanza". 



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