33 anni e`una bella eta`per accorgersi che non era il bicchiere pieno a stare sopra il tavolo, ma il tavolo che sorreggeva il bicchiere pieno, e se lo guardi bene, quel tavolo ha delle gambe, senza le quali starebbe sospeso e non poggerebbe a terra. E ce lo vedi un tavolo sospeso in aria al di fuori di un quadro di Magritte? Poi vedi il pavimento, non e`possibile, ti dici.
Piu`espandi lo sguardo, piu`ti allontani dal bicchiere, poi fai la somma matematica degli oggetti presenti nella stanza mettendoli in realazione col tavolo finche´quel bicchiere lo dimentichi proprio, al netto della fantasia e delle possibilita` meravigliose che conteneva. Lo fai un po´per economia sentimentale,un po´per vigliaccheria o per esigenze di un copione che non ti appartiene. Nei casi peggiori succede che ti convinci di qualcosa, indossi la palandrana e cominci a fare il saggio, lo
Zarathustra dei poveri in mezzo ai poveri.
Ecco non credo e non voglio che questo mi accada. Preferisco guardarmi allo specchio e sentirmi ridicola per aver nutrito delle illusioni su qualcosa che era diverso,essermi immaginata un´ altra possibilita`. Mi sento stupida, mi sento ridicola e superficiale. Ma sono felice.Anzi preferisco che qualcuno venga e mi dica che sono una scema perche´ho scambiato una sigaretta per un bicchiere, perche´ho visto un fiore che agli occhi di tutti era una indiscutibile merda. Mi va bene sbagliare e voglio continuare a farlo in totale liberta`,mettendomi nei guai. Illudersi e`meraviglioso!Anche consapevolmente.Da`enormi soddisfazioni, una di queste e`l´esercizio dell´immaginazione.Tenere presente il tavolo che regge il bicchiere senza dimenticare il bicchiere e il suo contenuto.
Cari saggi dagli occhiali grossi che rantolate perle di certezze un tanto al chilo. Cari conoscenti o pseudo amici omologati famigliafiglisacrificimutuo , che se poteste scappereste di casa, sterminando i vostri familiari: gli sfinteri della vostra fantasia e vitalita` stanno cedendo sotto le morse della noia vostra e di chi vi circonda.Siete in un labirinto di morte quotidiana nel quale vi dimenate schifando e onorando allo stesso tempo la vostra monogamia! State lentamente appassendo in una piega di lenzuolo senza esservi chiesti nulla nella vita che vada al di la del " come pagare il bollo auto". Siete scivolati nei vostri lavori e nelle vostre vite quotidiane a trotto di cavallo o per inerzia convinti di poter dare lezioni di realismo. Abbiate la decenza di non scassarmi il cazzo va!