- Man muss noch Chaos in sich haben, um einen tanzenden Stern gebären zu können.
Also sprach Zarathustra-F.Nietzsche-

mercoledì 27 luglio 2011

Riti matrimoniali

A breve dovro`presenziare ad un matrimonio.Non il mio.
 Ma quello di una cara cugina. Chi mi conosce  e mi vuole bene  sa che apprezzo moltissimo il fatto di non essere invitata alle nozze.La trovo una dimostrazione di amicizia e rispetto profondo, ma trattadosi di mia cugina non potevo non andare. Ma veniamo al dunque, cosa odio dei matrimoni in genere.
Non e`tanto il fatto di recarmi in chiesa, luogo che, da quando ho smesso di andarci con mia nonna da piccola, non ha piu´avuto alcun senso e non ho piu´frequentato per sopraggiunte idee razionalistiche.
Non e`neanche l´idea di sentire per 1 ora e mezzo un signore gaglioffo in palandrana che spaccia false verita`varie ed eventuali ad un´ umanita`piccolo borghese di miseri contribuenti di 740, o tumorati in attesa di miracolazione. La vera piaga dei matrimoni in genere  e` la noia. La rottura di coglioni, il tedio che come un morso alla gola ti prende nell´attimo piu´solenne di ogni cerimoniale insensato.A guisa di Laocoonte, e tu stai li che ti viene da urlare.
Sono stata a pochi matrimoni in vita mia, a due dei quali ero persino testimone,infatti la prima coppia ha divorziato.La seconda spero di no perche´si tratta della mia migliore amica. Tutte delle gran rotture di balle.Tranne le nozze di R. e F. i miei due piu´cari amici, che invece erano divertenti e assomigliavano a delle vere feste dove delle persone che si stanno simpatiche si divertivano.Odio tutti i matrimoni quelli passati e quelli a venire.
Non sopporto le liste di nozze, gli oboli estorti ai parenti, le lacrime di commozione a profusione per il supposto "rito di passaggio", che sancisce per le mamme l´allontanamento della fregna di  sua figlia dal tetto familiare per approdare quando le va bene sul sedile del Merzedes di un novello marito. E poi le lacrime dei cari padri,   che ora finalmente possono passare in consegna la fica dell´amata figlia liberi da responsabilita`dii sorveglianza.
E poi le lunghe attese, mal sopportate dal mio stomaco, prima di andare al ristorante, che diciamo la verita`e`l´unica meta agognata del giorno.
 Ho fame, mi sono messa anche i tacchi ma mi fanno male le scarpe e 2 ore per fare le foto davanti al colosseo sono francamente troppe.Ci vuole molto per scattare le foto lo so, perche´non sono foto normali, sono pose stantie e talvolta funebri che potrebbero benissimo figurare anche sulle future tombe se le photoshoppate un po´.
E la scelta delle bomboniere? Questi suppellettili pacchiani che non servono a un cazzo, se non come ricordo di aver presenziato a un giorno quasi sempre dimenticabile.
 Ma la furia delle erinni dovrebbe colpire ogni sposa almeno una settimana prima del giorno delle nozze. Ho visto gente avere crisi di panico perche´il sopracciglio destro era mal rasato,trattare istericamente le loro madri perche´l´emozione prima del grande giorno era insostenibile,decidere con supina approvazione del futuro marito che almeno una settimana prima si dorme separati e si esce da case diverse per poi incontrarsi (se tutto va bene) davanti all´altare della chiesa.Mandate il vostro utero in ritiro spirituale?Se aveste il coraggio di Orlan almeno ve la ricucireste per bene prima che si posi sul sacro talamo.
Per non parlare del processo di imbruttimento che subiscono alcune spose nel tentativo di farsi belle fino a sembrare di essere uscite da Madame Toussauds.Tanto quel giorno riceverete comunque dei commenti positivi, mai il lusso di qualcuno che vi dica che state una merda per ricordarvi quanto e`bella e sana la realta`in cui normalmente vi svegliate.No quel giorno e`votato alle illusioni, sentite che la vita vi stia spompinando e vi sorrida solo perche´ quella mattina siete andate regolari al cesso e il vestito  vi dona.
Spero almeno in un menu´di pesce.

venerdì 22 luglio 2011

L´education sentimentale



Quello che ho capito e`che il mondo  si divide in quelli che vanno ad Oviedo, e quelli che no.Stai scherzando?Non ci penso proprio.


mercoledì 20 luglio 2011

mala tempora currunt

Quando la Deutsche Bank invece di spedirti i solti Gummibärchen ti spedisce un Barolo d.o.c del 2004.

martedì 19 luglio 2011

Komm gut nach Hause!

Quando spiego ad un tedesco che certe espressioni molto usate sono intraducibili perche´non esistono in italiano rimane sembre basito,confuso, e talvolta disorientato se e`uno studente di italiano. Il tedesco si stupisce piu´degli altri rispetto a parole e realta`distanti dalla sua cultura.
Una di queste e` Komm gut nach Hause! che significa letteralmente "buon ritorno a casa",tradotto al meglio con " stammi bene",  il cui sottotesto e` " torna sano a casa".
Frase che ogni tedesco pronuncia  e augura prima di salutarsi con gli amici dopo una bevuta, anche se la casa e`dietro l´angolo.
Anche loro hanno i loro piccoli rituali comunicativi, ma non cosi´complessi e strutturati come nell´italiano(come ad esempio le innumerevoli frasi di circostanza per  " fare i complimenti" davanti a un caffe`).
I tedeschi invece si "augurano" sempre un sacco di cose soprattutto tra amici e in famiglia.
 Un buon ritorno a casa, una buona giornata, una buona e pronta guarigione, una buon sonno. E molto piu´spesso di quanto faremmo noi  in circostanze piu´quotidiane.
La mia amica Ursula di 61 anni sostiene che la ragione e`che  "non si sa mai quello che potrebbe accadere",un incidente o un brutto scherzo del destino,  ed essendo i tedeschi pessimisti temono la catastrofe pure dietro l´angolo di casa.

Non so perche´ma tutto cio` mi ha ricordato Das nächste Dorf un racconto breve di Franz Kafka, scrittore che ho amato e letto quasi per intero e potrebbe descrivere metaforicamente il mio stato d´animo degli ultimi 5 anni.


Il prossimo villaggio 

Mio nonno soleva dire: «La vita è straordinariamente corta. Ora, nel ricordo, mi si contrae a tal punto che, per esempio, non riesco quasi a comprendere come un giovane possa decidersi ad andare a cavallo sino al prossimo villaggio senza temere (prescindendo da una disgrazia) che perfino lo spazio di tempo, in cui si svolge felicemente e comunemente una vita, possa bastar anche lontanamente a una simile cavalcata.»


Il problema non e`il percorso che mi separa dal prossimo villaggio,breve o lungo che sia ma il Tempo di una vita al cospetto della quale le mie azioni  restano limitate, perche´ determinate da una consapevolezza che si e`manifestata a tratti, o troppo presto o troppo tardi rispetto ai fatti.E quando ho pensato di compiere un viaggio,ho pensato che fosse solo geografico,bastava attraversare uno spazio per arrivare alla meta.
Il prossimo villaggio e`mio padre che avrei voluto abbracciare, e`la musica che avrei voluto suonare,storie di persone che avrei voluto ascoltare e quelle che non avrei voluto deludere.Ora restano soltanto le immagini nitide dei ricordi e l´assurdita`di riviverli al presente attraverso varie forme.
Voleva essere un post allegro,invece ne e`uscito fuori uno triste e un po´puerile.

venerdì 15 luglio 2011

Prima o poi...

Dovro`interrogarmi seriamente sul perche´io sia emigrata in una citta`dove a Luglio capita che ci siano 13 gradi con pioggia e vento passando un venerdi´sera ad imbastire una cena alternativa con zuppa di lenticchie e knackwurst.

martedì 12 luglio 2011

Nuove da Saturno




Il senatore della SPD  Jürgen Zöllner, da anni si occupa concretamente di Istruzione e Politiche per la famiglia,anzi per le famiglie. Ha un volto che mi piace, di una persona simpatica che deve averne combinate delle belle nella vita. E proprio per questo, e`uno capace di cogliere la complessita`del reale. Ha avuto molte idee originali nella sua carriera, come quella di istituire i test di lingua tedesca all´asilo per individuare i nuclei dove si continuava a parlare unicamente la lingua dei genitori migranti.
L´ultima sua geniale iniziativa in atto e`quella di una Aufklärungskampagne, da noi si direbbe di " campagna di sensibilizzazione" invece qui Aufklärung sta per " informazione",su un tema importante: La Sexuelle Vielfalt (molteplicita` delle espressioni sessuali).Non e`la solita campagna contro l´omofobia, o per il riconoscimento dei gay bensi´per la pluralita`delle identita`di genere mettiamolta cosi´ .Trovo che questa campagna sia necessaria, per due motivi. Uno e`palese, ed promuovere il rispetto delle diversita`,l´altro lo e`di meno ma sicuramente Zöllner ci ha pensato.
I figli che volente o nolente si troveranno a crescere in famiglie con 2 padri, o 2 madri o che incontreranno  un uomo con 2 belle tette che e`l´amico di papa`, o andranno al gay pride berlinese, avranno delle domande in piu´rispetto agli altri bambini e si porranno dei problemi seri.Per un semplice fatto, sono immersi e fanno parte di una realta` che ha bisogno di nuove categorie di lettura e comprensione, se non la si vuole negare facendo finta che non esista (come avviene in Italia).
Ma perche´tutto questo? Ce lo dice Zöllner in sole 7 parole,racchiuse in due proposizioni cristalline, con tanto di virgola per discernere bene il nesso causale,come solo la lingua tedesca permette.Messaggio efficace,diretto,potente,chiaro.Pensavo di tradurla in italiano e mandarla a Nichi Vendola proponendogli di fare lo stesso nella sua Puglia.Chissa`se ha il coraggio.

"Wir zeigen alles,was heute Realität ist".
"Mostriamo tutto cio´e`la realta`di oggi"

Una roba che va oltre la destra,la sinistra,che non tira in ballo manifesti cattolitici, ne´di partito,che non e`ne´ religiosa ne´atea ma laica ma umanissima quanto lungimirante.Veniamo in breve ai contenuti.

1)L´insegnante entra in classe con una valigia in cui ci sono diversi materiali: un libro illustrato, il gioco delle memory card ( omosessuale, trans,lesbica,bisessuale da accoppiare a piacimento), piu´vari oggetti per i role-plays. I bambini (dai 5 anni in su)devono scambiarsi i ruoli recitando i vari cliche´e/o il loro contrario. L´obiettivo e`sfidare e   rompere gli schemi comuni.

2)I diversi orientamenti sessuali vengono tematizzati e IMPERSONATI dai partecipanti attraverso favole, narrazioni e giochi di ruolo.Ad esempio mettere in scena " come ci si sente quando non si e`ne´ maschio ne´femmina".I plot delle favole sono ad esempio..." C´era una volta un principe che sposa un altro principe...Lo zio Tom bacia un uomo...Emily ha 2 mamme,o il Corvo sotto al suo manto nero e`presumibilmente transessuale."[...].

3) Siccome le lezioni sono rivolte anche ai genitori e agli insegnanti e`prevista la " Lettera ai genitori". E` scritta in arabo e turco e ha l´obiettivo di chiarire e ribadire messaggi quali " l´omosessualita`non si attacca",e "se vostro figlio e`gay non pensate di aver fallito nella vostra educazione,"nonche´ diverse nozioni riguardo l´omosessualita` e la sua storia. Grazie a questa ho scoperto qualcosa che non sospettavo ovvero che:

"Bis heute wurden bei etwa 1.500 
Tierarten lesbisch-schwule Pärchen entdeckt, vor allem bei Tieren 
mit ausgeprägtem Sozialverhalten, z. B. bei Löwen, Pinguinen, 
Delfinen und Schimpansen. Homosexualität gab und gibt es 
überall, bei Mensch und Tier"


Beh 1500 specie sono tante.
Saluti da un lontano universo.



venerdì 8 luglio 2011

Er Mmonziggnore.

La stazione Termini di Roma e`stata arricchita da un´opera dello sconosciuto "artista" Oliviero Rainaldi, al quale auguro una dissenteria a vita e la pubblica interdizione da qualsiasi garetta d´appalto artistico del quartierino,visto il risultato indegno.
L´aspetto positivo almeno e`che, vista la scarsita`di bagni pubblici gratuiti nelle vicinanze un pisciatoio cosi´ergonomico e funzionale ci voleva...o come recita un famoso sonetto del grande Gioacchino Belli un bel " Monsignore".Tutto torna.


giovedì 7 luglio 2011

mercoledì 6 luglio 2011

I Principio della Crukkodinamica

se un pedone italiano A che procede in direzione rettilineacostante incontra un pedone tedesco B, sulla sua stessa traiettoria, anche a 100 mt di distanza il coefficiente di immobilita`e di stronzaggine di B sara`sempre direttamente proporzionale al numero di tentativi vani di A nell´ ipotizzare la direzione di sposamento di B, il quale non vi cedera`mai il passo ( anche a costo di pestare una merda enorme).