I Sogni, quelli di notte bisognerebbe che non ci fossero. Senza di loro la vita sarebbe migliore.Il fatto che ci sono significa una cosa sola, che non abbiamo e mai avremo il totale controllo della nostra realta´psichica e questa e`una vera disgrazia.
Te ne vai a letto dopo la camomilla, pensando di aver percorso un bel pezzo di strada libera da impacci e superato cose che ritenevi insuperabili e chiudi gli occhi sereni. Poi inizia il teatrino notturno e incontri qualcuno o viaggi nei luoghi d´infanzia. A volte succede che ti risvegli con un malessere antico, e la netta sensazione di essere rimasto li´dov´eri tempo fa,perche´la ferita che credevi rimarginata pulsa ancora e tu che credevi di essere ormai germogliato a nuova vita sei ancora una zolla secca sotto l´aratro dell´inconscio.
- Man muss noch Chaos in sich haben, um einen tanzenden Stern gebären zu können.
Also sprach Zarathustra-F.Nietzsche-
Also sprach Zarathustra-F.Nietzsche-
mercoledì 29 giugno 2011
De Profundis Tiburtinae
Il mio ritorno a Roma e`stato puntuale stavolta, nonostante i frequenti disservizi di Easyjet negli ultimi tempi. Appena scesa dal lordissimo trenino Fiumucino-Tiburtina, aumentato improvvisamente di ben 3 euro, ho avuto subito modo di appurare che l´opera sistematica di demolizione e degrado di Roma ad opera di Alemmano ha raggiunto la versione 3.0.
La nuova stazione Tiburtina e`un cantiere interminabile, le cui date di apertura dapprima previste per il 2009, vengono posticipate da anni a grande discapito degli abitanti della zona, che sarebbe lo snodo stradale piu´importante di Roma Est (dove passano la via consolareTiburtina, l´Autostrada A24 e la Tangenziale Est). A causa delle deviazioni per i lavori in corso, nelle ore di punta o nei giorni di pioggia il ponte si trasforma in un budello infernale dal quale e`impossibile uscire vivi senza impiegare per fare meno di 2 Km. 2 ore previa recita di bestemmie previste dal calendario gregoriano.
Un vero calvario a danno dei lavoratori che devono raggiungere il centro e degli studenti che vanno all´universita`.
L´ultimo termine reso noto risulta essere Giugno 2011, ma basta un colpo d´occhio per capire che si tratta dell´ennesima presa per il culo, e che l´avanzamento lavori non e`affatto all´80% come dicono, ma neanche al 50%. Non solo, farebbero bene tranquillizzare i cittadini dichiarando a chiare lettere "Cari Signori, non ci e` dato sapere la data di ultimazione dei lavori, vista l´ennesima querelle tra urbanisti e sovrintendenti de ´sta ceppa circa il rinvenimento dei peli pubici di Diocleziano...o un dipinto della uallera di sua sorella." che nessuno si aspettava di trovare, del resto, nel sottosuolo di Roma prima di scavare e prima di dare il via ai lavori.
Cio´nonostante a Dicembre scorso, la giunta Alemanno ha avuto il coraggio futuristico autorizzare una inaugurazione di una miserrima porzione di stazione: l´atrio nomentano.
Un atrio di 20 mq2 su 50 mila metri quadrati di grande opera pubblica in un qualunque pomeriggio italiano. Il tutto alla presenza di Berlusconi con dotato di casco giallo e alle massime onoreficienze dello stato con la lettara piccolina. Il ministro dei trasporti Matteoli e i vertici di Ferrovie piu´ altri quattro amici loro scampati a un brunch a collina Fleming.
Una cerimonia tra intimi di una tristezza e cialtroneria senza pari, niente a che vedere con quello che fu l´evento- inaugurazione della Hauptbahnoff a Berlino avvenuto puntualmente prima dell´inizio dei mondiali del 2006.
Ricordo che era una serata di primavera caldissima e io ero in mezzo una folla di gente galvanizzata e commossa dall´evento. Si e`cantato, ballato la techno, qualcuno trombava e io ascoltavo la 9 di Beethoven in lacrime sotto bellissimi fuochi d´artificio, si e`urlato a squarciagola, pianto e ringraziato questa citta` capace di farti sentire parte di essa e insieme cittadino del mondo. Davanti alla ultramoderna stazione illuminata con giochi di luce ed effetti , si respirava il senso di gratitudine e orgoglio dei berlinesi per questo regalo alla citta`un senso appagante di comunione civile che per l´italiano medio resta ancora un idillio sconosciuto.
All´uscita di piazzale Tiburtino sembra di essere in una discarica abusiva.Il cantiere e il suo circondario versano nel pieno degrado, e la struttura che emerge, sembra essere gia`vecchia e obsoleta ancor prima di essere completata. Una desolazione totale che fa da perfetto sfondo ai bivacchi di fortuna dei senza tetto e dei nomadi che transitano di li´o decidono di istallarvisi.
Monnezza ovunque, devo fare lo slalom con il trolley per poter raggiungere via Masaniello e arrivare a piedi sul ponte della Tiburtina dribblando in mezzo a qualsiasi genere di rifiuti e lo stesso sono costretti a fare i passeggeri degli autobus che scendono al capolinea.
La particolarita` di Roma rispetto a Napoli e`che noi i rifiuti non li ammonticchiamo in cumuli agli angoli delle strade, ne´gli diamo fuoco. A noi piace distribuirli piu´equamente sul suolo pubblico, soprattutto negli antri nascosti delle stazioni o sotto i piloni di cemento per lasciarli sedimentare a futura memoria.
L´unico pensiero che mi toglie l´amarezza dal cuore e`la lasagna della mamma che mi sta aspettando.
La nuova stazione Tiburtina e`un cantiere interminabile, le cui date di apertura dapprima previste per il 2009, vengono posticipate da anni a grande discapito degli abitanti della zona, che sarebbe lo snodo stradale piu´importante di Roma Est (dove passano la via consolareTiburtina, l´Autostrada A24 e la Tangenziale Est). A causa delle deviazioni per i lavori in corso, nelle ore di punta o nei giorni di pioggia il ponte si trasforma in un budello infernale dal quale e`impossibile uscire vivi senza impiegare per fare meno di 2 Km. 2 ore previa recita di bestemmie previste dal calendario gregoriano.
Un vero calvario a danno dei lavoratori che devono raggiungere il centro e degli studenti che vanno all´universita`.
L´ultimo termine reso noto risulta essere Giugno 2011, ma basta un colpo d´occhio per capire che si tratta dell´ennesima presa per il culo, e che l´avanzamento lavori non e`affatto all´80% come dicono, ma neanche al 50%. Non solo, farebbero bene tranquillizzare i cittadini dichiarando a chiare lettere "Cari Signori, non ci e` dato sapere la data di ultimazione dei lavori, vista l´ennesima querelle tra urbanisti e sovrintendenti de ´sta ceppa circa il rinvenimento dei peli pubici di Diocleziano...o un dipinto della uallera di sua sorella." che nessuno si aspettava di trovare, del resto, nel sottosuolo di Roma prima di scavare e prima di dare il via ai lavori.
Cio´nonostante a Dicembre scorso, la giunta Alemanno ha avuto il coraggio futuristico autorizzare una inaugurazione di una miserrima porzione di stazione: l´atrio nomentano.
Un atrio di 20 mq2 su 50 mila metri quadrati di grande opera pubblica in un qualunque pomeriggio italiano. Il tutto alla presenza di Berlusconi con dotato di casco giallo e alle massime onoreficienze dello stato con la lettara piccolina. Il ministro dei trasporti Matteoli e i vertici di Ferrovie piu´ altri quattro amici loro scampati a un brunch a collina Fleming.
Una cerimonia tra intimi di una tristezza e cialtroneria senza pari, niente a che vedere con quello che fu l´evento- inaugurazione della Hauptbahnoff a Berlino avvenuto puntualmente prima dell´inizio dei mondiali del 2006.
Ricordo che era una serata di primavera caldissima e io ero in mezzo una folla di gente galvanizzata e commossa dall´evento. Si e`cantato, ballato la techno, qualcuno trombava e io ascoltavo la 9 di Beethoven in lacrime sotto bellissimi fuochi d´artificio, si e`urlato a squarciagola, pianto e ringraziato questa citta` capace di farti sentire parte di essa e insieme cittadino del mondo. Davanti alla ultramoderna stazione illuminata con giochi di luce ed effetti , si respirava il senso di gratitudine e orgoglio dei berlinesi per questo regalo alla citta`un senso appagante di comunione civile che per l´italiano medio resta ancora un idillio sconosciuto.
All´uscita di piazzale Tiburtino sembra di essere in una discarica abusiva.Il cantiere e il suo circondario versano nel pieno degrado, e la struttura che emerge, sembra essere gia`vecchia e obsoleta ancor prima di essere completata. Una desolazione totale che fa da perfetto sfondo ai bivacchi di fortuna dei senza tetto e dei nomadi che transitano di li´o decidono di istallarvisi.
Monnezza ovunque, devo fare lo slalom con il trolley per poter raggiungere via Masaniello e arrivare a piedi sul ponte della Tiburtina dribblando in mezzo a qualsiasi genere di rifiuti e lo stesso sono costretti a fare i passeggeri degli autobus che scendono al capolinea.
La particolarita` di Roma rispetto a Napoli e`che noi i rifiuti non li ammonticchiamo in cumuli agli angoli delle strade, ne´gli diamo fuoco. A noi piace distribuirli piu´equamente sul suolo pubblico, soprattutto negli antri nascosti delle stazioni o sotto i piloni di cemento per lasciarli sedimentare a futura memoria.
L´unico pensiero che mi toglie l´amarezza dal cuore e`la lasagna della mamma che mi sta aspettando.
venerdì 17 giugno 2011
martedì 14 giugno 2011
Dialogo sui 2 massimi sistemi della pizza e del mandolino
In quasi tutte le Volkshoschulen tedesche come programma dei corsi di Italiano viene adottato il testo Allegro edito da Klett Verlag. Tra i vari testi in circolazione risulta il piu´maneggevole e il meno peggio, cioe` quello con i temi piu´attuali, una grammatica essenziale presentata in maniera induttiva, e varie´attivita`linguistiche di tipo comunicativo. Il tutto supportato da un cd audio che contiene dialoghi semi-autentitici (cioe`non recitati da attori ma improvvisati da persone normali).
Il testo sembrerebbe soddisfare tutti i criteri voluti dalla glottodidattica moderna che richiede un approccio comunicativo", prediligendo l´elemento pragmaticoo e funzionale della lingua e non sbomballa i maroni con quintali di inutili esercizi strutturali.
Tuttavia ha un grosso problema.Non c´e`una pagina, dico una, che non sia intrisa dei peggiori stereotipi sugli italiani brava gente modello democristiano per intenderci. I testi presentati finiscono sempre per incontrare irrimediabilmente i pre-concetti piu´banali sedimentati nella testa dell´aspirante apprendente germanofono di italiano(che trattandosi di Volkshochschule e`quasi sempre adulto ).
Se si ha vagamente l´idea dell´uomo italiano come inguaribile macho o gigolo´(come dicono qui) ecco che la biografia di Casanova nel capitolo dedicato a Venezia rinforcola l´immagine ben nota ai piu´. Se si ha da qualche parte letto che gli uomini italiani sono mammoni in balia di madri autoritarie e di mogli bisbetiche, i l fatto trovera` certamente conferma nello stralcio di dialogo che segue :
Lui: Ma non devi lavorare il pomeriggio?
Lei: Ma no, la settimana prossima ho sempre il turno di mattina.
Lui: Anche domenica?(con tono perentorio)
Lei: No, domenica per fortuna sto a casa.
Lui: Ahh allora possiamo andare a trovare mia madre!
Lei: Ma come?( tono deluso e insofferente)
Lui: Dai, Cristina, non cominciamo di nuovo.....(voce incazzata)
Lei: E va bene.
L´Unita`11 di Allegro 3 si intitola subdolamente " Quale Italia"? Il tema e`la diversita`dialettale e geografica dell´Italia di ieri e di oggi. Lo scopo e`rendere lo studente consapevole della varieta`culturale politica e sociale delle regioni italiane. Notevole e`il come! Inizia con "La storia d´Italia a fumetti" con in calce frase di D´Azeglio "fatta l´italia bisogna fare gli italiani". Si evince da una serie didascalie che il Sud d´Italia puzza ed e`morto di fame, mentre la Lombardia e il Piemonte, semi-alfabetizzati se la passano meglio. Poi c´e`una sezione dedicata alle specialita`culinarie regionali nei vari dialetti, un inserto sulle minoranze linguistiche (una bella idea) e infine un dialogo esilarante sulla Monnezza.Si proprio lei.Decisamente O.T.visto che prima si era parlato di chiacchiere,frappole,crostoli e galani. Alla fine del capitolo, pare proprio che gli autori vogliano tirare le somme sulle differenze tra Nord e Sud tracciando una precisa soglia di demarcazione da vago sapore razzista.Ma veniamo al dialogo audio.
A: Mamma mia, questa pizza e`immangiabile.Fa schifo,io la butto.
B: Armando, aspetta, non gettare tutte le scovaze assieme.
A: Le scovaze?
B: Si, i rifiuti, la spazzatura.
A:Ahh da voi a Gorizia si dice scovaze?
C: A Genova noi diciamo rumenta.
A: Noi invece diciamo a´munnezza.Allora dimmi, dove la devo gettare ´sta munnezza?
B:Dammi qua ci penso io, guarda questo e`il secco e questo e`l´umido cioe`l´organico. Per la carta e il vertro ci sono fuori i raccoglitori, li avrai gia`visti.
A: Ok. Ho capito, qui mi tocca fare la raccolta differenziata.
C:Si la facciamo tutti, quindi sarebbe opportuno che la facessi anche tu.
A: E vabbe´, certo che se sapevo che eravate cosi´ecologisti....
[...]
Nei 3 volumi di Allegro i dialoghi sul cd sono sempre recitati da persone con la cadenza settentrionale, questo e`l´unico in cui compare un napoletano che parla un italiano colloquiale, ricorrendo all´imperfetto anziche´ al congiuntivo trapassato, mentre i suoi compagni settentrionali parlano forbiti (notare l´uso del futuro anteriore).Il genovese e il goriziano rendono edotto l´amico napoletano sulla raccolta differenziata, ma lui pigro e indolente (come del resto sono i napoletani no?) preferirebbe di no.
Come facciamo a stupirci della nostra immagine all´estero se addirittura nei libri di italiano vengono veicolati questi concetti stereotipati e ultra-conservatori, che ritraggono un bel paese di pizze chitarre e mandolini?
Il testo sembrerebbe soddisfare tutti i criteri voluti dalla glottodidattica moderna che richiede un approccio comunicativo", prediligendo l´elemento pragmaticoo e funzionale della lingua e non sbomballa i maroni con quintali di inutili esercizi strutturali.
Tuttavia ha un grosso problema.Non c´e`una pagina, dico una, che non sia intrisa dei peggiori stereotipi sugli italiani brava gente modello democristiano per intenderci. I testi presentati finiscono sempre per incontrare irrimediabilmente i pre-concetti piu´banali sedimentati nella testa dell´aspirante apprendente germanofono di italiano(che trattandosi di Volkshochschule e`quasi sempre adulto ).
Se si ha vagamente l´idea dell´uomo italiano come inguaribile macho o gigolo´(come dicono qui) ecco che la biografia di Casanova nel capitolo dedicato a Venezia rinforcola l´immagine ben nota ai piu´. Se si ha da qualche parte letto che gli uomini italiani sono mammoni in balia di madri autoritarie e di mogli bisbetiche, i l fatto trovera` certamente conferma nello stralcio di dialogo che segue :
Lui: Ma non devi lavorare il pomeriggio?
Lei: Ma no, la settimana prossima ho sempre il turno di mattina.
Lui: Anche domenica?(con tono perentorio)
Lei: No, domenica per fortuna sto a casa.
Lui: Ahh allora possiamo andare a trovare mia madre!
Lei: Ma come?( tono deluso e insofferente)
Lui: Dai, Cristina, non cominciamo di nuovo.....(voce incazzata)
Lei: E va bene.
L´Unita`11 di Allegro 3 si intitola subdolamente " Quale Italia"? Il tema e`la diversita`dialettale e geografica dell´Italia di ieri e di oggi. Lo scopo e`rendere lo studente consapevole della varieta`culturale politica e sociale delle regioni italiane. Notevole e`il come! Inizia con "La storia d´Italia a fumetti" con in calce frase di D´Azeglio "fatta l´italia bisogna fare gli italiani". Si evince da una serie didascalie che il Sud d´Italia puzza ed e`morto di fame, mentre la Lombardia e il Piemonte, semi-alfabetizzati se la passano meglio. Poi c´e`una sezione dedicata alle specialita`culinarie regionali nei vari dialetti, un inserto sulle minoranze linguistiche (una bella idea) e infine un dialogo esilarante sulla Monnezza.Si proprio lei.Decisamente O.T.visto che prima si era parlato di chiacchiere,frappole,crostoli e galani. Alla fine del capitolo, pare proprio che gli autori vogliano tirare le somme sulle differenze tra Nord e Sud tracciando una precisa soglia di demarcazione da vago sapore razzista.Ma veniamo al dialogo audio.
A: Mamma mia, questa pizza e`immangiabile.Fa schifo,io la butto.
B: Armando, aspetta, non gettare tutte le scovaze assieme.
A: Le scovaze?
B: Si, i rifiuti, la spazzatura.
A:Ahh da voi a Gorizia si dice scovaze?
C: A Genova noi diciamo rumenta.
A: Noi invece diciamo a´munnezza.Allora dimmi, dove la devo gettare ´sta munnezza?
B:Dammi qua ci penso io, guarda questo e`il secco e questo e`l´umido cioe`l´organico. Per la carta e il vertro ci sono fuori i raccoglitori, li avrai gia`visti.
A: Ok. Ho capito, qui mi tocca fare la raccolta differenziata.
C:Si la facciamo tutti, quindi sarebbe opportuno che la facessi anche tu.
A: E vabbe´, certo che se sapevo che eravate cosi´ecologisti....
[...]
Nei 3 volumi di Allegro i dialoghi sul cd sono sempre recitati da persone con la cadenza settentrionale, questo e`l´unico in cui compare un napoletano che parla un italiano colloquiale, ricorrendo all´imperfetto anziche´ al congiuntivo trapassato, mentre i suoi compagni settentrionali parlano forbiti (notare l´uso del futuro anteriore).Il genovese e il goriziano rendono edotto l´amico napoletano sulla raccolta differenziata, ma lui pigro e indolente (come del resto sono i napoletani no?) preferirebbe di no.
Come facciamo a stupirci della nostra immagine all´estero se addirittura nei libri di italiano vengono veicolati questi concetti stereotipati e ultra-conservatori, che ritraggono un bel paese di pizze chitarre e mandolini?
lunedì 13 giugno 2011
il bello di avere un blog...
E`guardare nelle chiavi di ricerca che hanno condotto qualche malcapitato a inoltrarsi nei tuoi post. Tra le migliori vince " pisciarsi sotto con un cane in braccio".
Spero che il lettore non sia rimasto deluso poi.
Spero che il lettore non sia rimasto deluso poi.
martedì 7 giugno 2011
Das Schicksal.Quando si dice il destino.
Grazie al buon Malvino scopro questa chicca dal Daily Mail e non mi stupisco per nulla.
Non mi stupisco per niente del fatto che dal poetico incontro tra l´impiegatuccio bavarese Ratzinger Senior e la femmina illibata e nullatenente austriaca Maria Peintner siano stati generati tre uomini probi, di cui due preti mentre il terzo e`diventato Papa.
Padre Ratzinger Senior ha scelto il suo destino coniugale piu´o meno come si fa quando si va a giovare alla piu´triste delle lotterie. Attraverso un annuncio, eppure di mediocri pretese. Insomma quale Humus sociorelazionale migliore di questo per favorire l´educazione morale dei fanciulli?Per prepararli alla vita e forgiare la loro ristretta visione del mondo? Una visione inficiata da dogmi succhiati inconsapevolmente piuttosto´che costruita attraverso l´esperienza col duro mestieraccio della vita secolarizzata. Ultimamente il nostro papa ci ha regalato delle perle di saggezza dalla Croazia. La sua convinzione secondo la quale l´amore e la famiglia si debbano fondare imprescindibilmente sul matrimonio e non sulla convivenza al fine di evitarne una banalizzazione e una conseguente deresponsabilizzazione delle parti significa una cosa sola: la morte emotiva e intellettuale sperimentata come consuetudine da generazioni di nostri nonni madri e padri.La morte di esseri umani privati della consapevolezza.
Perche´questo e`comodo e funzionale in un sistema di potere che macella anime (e sfracella coglioni) da secoli e questo Ratzinger lo sa, ma non puo´farci nulla perche´e`anch´ egli e`un ingranaggio sopra uno scranno dorato.
Vuol dire generazioni di uomini infelici, e donne insoddisfatte uniti solo dal solo bisogno di far fronte all´economia domestica, se non sfuggire alla fame nera.
Vuol dire secoli di doppia morale,perpetrata ai danni di donne tradite costrette a sopportare le angherie peggiori senza mai fiatare.Uomini fantocci che si credono padroni invece sono loro stessi schiavi umiliati nutriti da sentimenti falsi recitati.Vuole dire i pianti silenziosi di fronte al focolare senza la speranza di un tempo nuovo su questa terra.Passioni taciute e desideri inconfessati e repressi che non possono che generare sadismo e cattiveria soprattutto in persone che vivono solo all´ombra dei buoni principii.Vuol dire accettare passivamente i rapporti sessuali fino al raggiungimento dell´anaffettivita` piu´totale per celarsi dietro il paravento del vincolo sacro del Matrimonio.In ultima anlisi se la convivenza non e`preparatoria al matrimonio e non bisogna cedervi , come sostiene il Papa , che e`lo stesso concetto della lotteria a scatola chiusa optato dal Ratzinger Senior, mi chiedo allora cosa lo e`?La lettura domestica delle Sacre Scritture?
Non mi stupisco per niente del fatto che dal poetico incontro tra l´impiegatuccio bavarese Ratzinger Senior e la femmina illibata e nullatenente austriaca Maria Peintner siano stati generati tre uomini probi, di cui due preti mentre il terzo e`diventato Papa.
Padre Ratzinger Senior ha scelto il suo destino coniugale piu´o meno come si fa quando si va a giovare alla piu´triste delle lotterie. Attraverso un annuncio, eppure di mediocri pretese. Insomma quale Humus sociorelazionale migliore di questo per favorire l´educazione morale dei fanciulli?Per prepararli alla vita e forgiare la loro ristretta visione del mondo? Una visione inficiata da dogmi succhiati inconsapevolmente piuttosto´che costruita attraverso l´esperienza col duro mestieraccio della vita secolarizzata. Ultimamente il nostro papa ci ha regalato delle perle di saggezza dalla Croazia. La sua convinzione secondo la quale l´amore e la famiglia si debbano fondare imprescindibilmente sul matrimonio e non sulla convivenza al fine di evitarne una banalizzazione e una conseguente deresponsabilizzazione delle parti significa una cosa sola: la morte emotiva e intellettuale sperimentata come consuetudine da generazioni di nostri nonni madri e padri.La morte di esseri umani privati della consapevolezza.
Perche´questo e`comodo e funzionale in un sistema di potere che macella anime (e sfracella coglioni) da secoli e questo Ratzinger lo sa, ma non puo´farci nulla perche´e`anch´ egli e`un ingranaggio sopra uno scranno dorato.
Vuol dire generazioni di uomini infelici, e donne insoddisfatte uniti solo dal solo bisogno di far fronte all´economia domestica, se non sfuggire alla fame nera.
Vuol dire secoli di doppia morale,perpetrata ai danni di donne tradite costrette a sopportare le angherie peggiori senza mai fiatare.Uomini fantocci che si credono padroni invece sono loro stessi schiavi umiliati nutriti da sentimenti falsi recitati.Vuole dire i pianti silenziosi di fronte al focolare senza la speranza di un tempo nuovo su questa terra.Passioni taciute e desideri inconfessati e repressi che non possono che generare sadismo e cattiveria soprattutto in persone che vivono solo all´ombra dei buoni principii.Vuol dire accettare passivamente i rapporti sessuali fino al raggiungimento dell´anaffettivita` piu´totale per celarsi dietro il paravento del vincolo sacro del Matrimonio.In ultima anlisi se la convivenza non e`preparatoria al matrimonio e non bisogna cedervi , come sostiene il Papa , che e`lo stesso concetto della lotteria a scatola chiusa optato dal Ratzinger Senior, mi chiedo allora cosa lo e`?La lettura domestica delle Sacre Scritture?
giovedì 2 giugno 2011
mercoledì 1 giugno 2011
varie stupidita`
C´e`una categoria di persone, molto diffusa, che veramente non capisco e non stimo molto.Quelli che dicono"Ahhhh io la televisione non ce l´ho" .L´ho buttata da un pezzo".
E te lo dicono orgogliosi, col sorriso aperto, vantandosi di aver raggiunto chissa`quale primato critico dell´intelletto.Molti li conosco perche´partecipano ai miei corsi, degli altri ne sento parlare...
Il discorso e`semmai che senso si attribuisce al mezzo, e quanto e come interagiamo con esso.Ancor piu´stupida e`la ragione per cui queste persone hanno deciso di buttare la Tv,ovvero perche´ la guardavano troppo, e ora che non ce l´hanno preferiscono leggere i libri o fare una passeggiata.Per me ha lo stesso senso che dare fuoco al tostapane, perche´si teme il colesterolo presente nei Toast al salame.Ridicolo.
E te lo dicono orgogliosi, col sorriso aperto, vantandosi di aver raggiunto chissa`quale primato critico dell´intelletto.Molti li conosco perche´partecipano ai miei corsi, degli altri ne sento parlare...
Il discorso e`semmai che senso si attribuisce al mezzo, e quanto e come interagiamo con esso.Ancor piu´stupida e`la ragione per cui queste persone hanno deciso di buttare la Tv,ovvero perche´ la guardavano troppo, e ora che non ce l´hanno preferiscono leggere i libri o fare una passeggiata.Per me ha lo stesso senso che dare fuoco al tostapane, perche´si teme il colesterolo presente nei Toast al salame.Ridicolo.
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