- Man muss noch Chaos in sich haben, um einen tanzenden Stern gebären zu können.
Also sprach Zarathustra-F.Nietzsche-

venerdì 16 settembre 2011

Dal Gemüsehändler aka il gioielliere

 All´angolo tra la Skalitzer str. e la Wrangelstrasse c´e`ogni mattina una bancarella di frutta e verdura e varie prelibatezze del Brandeburgo come il dente di leone,le rape rosse, le rape bianche,diversi tipi di patate dolci e  di terra, il Kohlrabi, il porro, la verza,i cetrioli giganti,diverse radici come il Topinanbur,il rafano, la scorzonera e altre sconosciute amenita`.Il proprietario e`un 60enne di bell´aspetto,gioviale e ben disposto alla chiacchiera,sicuro di se´che ostenta  una competenza certosina tra i clienti e si e`guadagnato il rispetto del quartiere.A guardarlo bene, non sembra neanche un contadino ma un esattore delle tasse,ha un visto troppo terso.Nel quartiere lo abbiamo soprannominato amichevolmente Der Dieb (per i prezzi poco competivi).
Oggi tornando da Oranienburg, dove avevo lezione in una ditta di Import-Export alle 7;30 di mattina con dei camionisti amanti della lingua italiana, ci sono passata. Per comodita´ma anche per premiarmi in qualche modo dell´alzataccia alle 5 di questa mattina.Di solito vado al mercato turco ma oggi non avevo voglia di deviare troppo il percorso.
Come sempre mi sono stupita del fatto che,nonostante il posto abbia prezzi cosi´alti, sia sempre ben frequentato,molto spesso da ragazzi e giovani famiglie.Anche la frutta piu´comune,come mele e pere, ha prezzi altissimi.Dai 2,50 ai 4 euro al chilo indipendentemente da ogni stagione.Ma oggi non avevo voglia di andare al mercato turco sul canale e siccome mi stava comodo di strada ho deciso di procurarmi li´il mio pranzo.
Mi sono guardata intorno,per lasciarmi un po´ispirare...ma come spesso capita il mio sguardo vagava indeciso tra la verdura ben sistemata, finche´i miei occhi non si sono posati sulla cassa di finferli.Quando ho chiesto al contadino di farmene mezzo chilo mi ha guardato risoluto e mi ha detto:" No.Questi no ormai sono andati".L´ho ringraziato e ho ripiegato sul broccolo romano,quello verde che e`abbastanza difficile trovare al mercato.Prima ancora che chiedessi il prezzo,mi ha anticipato chiedendo: " come lo fai"?. "Beh lo faccio al vapore, e quando e`ancora duro lo ripasso in padella con olio d´oliva, e`la ricetta italiana".Mi guarda scettico e mi fa: "no no,ora ti dico la ricetta tedesca".Il buon uomo,ignaro del fatto che assumeva il tipico atteggiamento del napoletano intento a spiegare la bagna cauda a un piemontese, ha iniziato a illustrare la sua ricetta:"Allora prendi il broccolo intero,gli togli le foglie appassite e lasci quelle dure, lo cuoci al vapore poi a meta`cottura lo giri e lo fai cuocere infilando una forchetta nel mezzo.Quando e`morbido lo rivolti su un piatto e aspetti finche´si fredda.Poi lo metti in padella a fuoco forte e ci versi sopra il burro fuso.Alla fine metti il sale.Ma solo alla fine". Per educazione ho annuito soddisfatta, e l´ho ringraziato con un sorriso di circostanza, ho chiesto il conto e me ne sono andata. Prezzo 2,50 per circa 350 grammi di broccolo prussiano,cresciuto nelle tristi  e desolate lande brandeburghesi.
Mentre mi avviavo con n. 1 broccolo sotto mano,l´ho guardato e ho pensato a mia nonna.Mi e`venuto in mente quando da piccola la mattina andavamo al mercato comunale,vicino casa ed era una festa per me.Ora molti mercati rionali a Roma stanno chiudendo,perche´le persone preferiscono fare la spesa al supermercato dove costa meno.Mia nonna nata nel 1914 era contadina vera, ha lavorato per meta`della sua vita come bracciante per la terra  altrui in provincia di Roma, quando ancora in Italia non erano diffuse le macchine agricole.E mi raccontava della fatica che si provava a vangare e mietere campi dove si vedeva l´orizzonte a perdita d´occhio.Quanto fosse difficile per una ragazza lavorare sotto il caldo torrido per molte ore al giorno,e quanto fosse umiliante in tempo di guerra accontentarsi di quel poco che il latifondista di turno ti dava in concessione.Che la carne non c´era mai, e quando c´era erano galline  o polli che lei andava a dissotterrare nei campi dei ricchi, per pulirli e renderli di nuovo commestibili.
Quando ero piccola e dicevo a mia nonna " sento caldo" o "sono stanca ", mi rispondeva sempre ironicamente "ma questo non e`caldo,caldo e`quando mieti la terra",queste parole mi si sono cosi`´depositate nella coscienza insieme ai suoi racconti, che tuttora quando sono sotto stress,o sento molto caldo faccio fatica ad accettare i limiti del mio corpo e preferisco superarli, magari forzandomi,quasi per dignita`o rispetto verso quelle doti inarrivabili di forza sia fisica che spirituale che possedeva lei.
Quando andavamo al mercato, che era poco distante da casa mia, era sempre una gran festa,vederla tastare e assaggiare la frutta e questionare coll´ortolano sulla qualita`e la provenienza di questo e quello mi sembrava sempre un teatrino molto interessante.Giravamo per tutti i banchi del mercato,e sapeva esattamente dove conveniva comprare ogni cosa, sapeva leggere poco e non sapeva scrivere.Non ha mai voluto imparare.Ma aveva una grande capacita`matematica perche´per una vita ha tenuto le finanze di tutta la sua famiglia incassando lei lo stipendio di mio nonno che che gli veniva dilazionato e centellinato all´occorrenza.
A meta`del nostro giro, c´era il passaggio rituale dall´alimentari dove mi facevo sempre comprare 500 lire di olive verdi che mangiavo strada facendo.Un giorno le olive verdi e un giorno le ovoline di mozzarella.Poi andavamo a casa e preparava il pranzo che constava di 2 o 3 piatti. Erano sempre quelli, e quasi tutti i giorni.Inutile dire che erano buonissimi pur nella loro semplicita`, ma  volendone ricreare oggi gli stessi sapori con gli stessi ingredienti sarebbe assolutamente impossibile.Il sapore del sugo di pollo di mia nonna da allora e`irriproducibile. E non riesco a capirne ancora il motivo.E`strano come da bambini niente e`mai uguale a se´ stesso e passibile di noia.Mangiavo le stesse cose senza mai stancarmi, un po´come quando i miei nipoti leggono per 200 volte la stessa fiaba o vedono pedissequamente un film, rintracciandone sempre delle sensazioni nuove.
Chissa`cosa diresti tu nonna nel vedere i banchi della Skalitzer con queste strane radici e le mele e le pere che tu odiavi perche´"le diamo solo ai maiali"dicevi, quasi a impartire una severa scala gerachica di dignita`ai cibi.
O vedendo la bancarella del contadino ladro disposta come una vetrina di Cartier,senza prezzi con poche sparute verdure ordinate nelle casse. Forse penseresti che la guerra e`tornata di nuovo, e c´e`carestia.Mentre al mercato rionale ce ne andavamo con almeno 3 o 4 buste colme spesa,  a volte ora me ne torno dal bioladen con una zucchina in tasca o 2 melanzane sotto braccio per prepararmi in fretta un pranzo che adesso, mi sembra invece sempre uguale a se´ stesso.
Chissa`cosa diresti guardandomi mentre torno da quel posto di merda che e` Oranienburg,dove dalla finestra dell´aula mentre tento di spiegare l´imperfetto scorgo in lontananza le ciminiere del KZ.Mi ricordo ancora quando mi raccontavi dell´occupazione tedesca di S.Oreste, prima ancora che io potessi concepire l´idea non solo di emigrare in Germania ma semplicemente di spartire qualcosa con la cultura tedesca.Li chiamavi i porci con gli stivali.
Chissa`che diresti...Mi manchi nonna.

lunedì 12 settembre 2011

Omaggio un par di palle

"Comizi d´amore" e`il titolo del "nuovo"programma di Michele Santoro, che e`sicuramente il piu´efficace e puntuale dei giornalisti italiani in tv.Puo´piacere o non piacere, ma Michele Santoro e`bravo.Si puo´essere d´accordo o no col suo modo di far leva sulle viscere del ceto medio, ma una sua puntata e`sempre guardabile,perche´confezionata con tutti i crismi. Dai ritmi, alle luce, ai servizi esterni,ai contenuti sempre (quando non sono su Berlusconi) interessanti.
Pero´poteva regalarci una perla di novita`,un fuoco nuovo visto che si tratta di una rottura dalla precedente edizione.Invece no,eccoti il solito prestito, la solita vecchia idea, il solito cadavere rassettato. E il migliore di tutti i cadaveri e`ovviamente lui Pier Paolo Pasolini, sempre strumentalizzato all´occorrenza.
Non mi sono addentrata molto nella notizia del perche´abbia scelto proprio questo titolo,ma ho l´impressione che  si tratti ne´di un omaggio ne´di uno spunto bensi´di un plagio. L´idea del titolo ´non caratterizza un tratto della trasmissione, ma ne ricalca l´intera forma etichettandola tout-court.Questa non e`citazione, e`semplicemente non avere un´idea per l´attualita` non essere proiettati verso un "oltre".Non inventarsi un cazzo di niente mai che trafigga la realta`con un lampo di ORA!Anzi il titolo mi pare veltroniano e paraculo teso ad accalappiare la  piu´ampia fascia media e indistinta di pubblico con poco rischio.
Mi viene in mente il concerto del 1 Maggio a Roma, un´istituzione a cui si va pure con la pioggia battente,che sponsorizza il miglior antiquariato musicale  di  sinistra, e riesuma le mummie dei nostri nonni, quelli che furono: I nomadi,de gregori,claudio lolli,mannoia,guccini bravi eh...si ma sempre loro che palle.
Se fossi stata in  Santoro, il nuovo progetto l´avrei chiamato "Comizi da morti", una serie di interviste impossibili dall´aldila`,ai 3 demolitori della sinistra italiana Bertinotti,D´Alema e Veltroni immaginando i loro monologhi confessione su come hanno ridotto la sinistra.
Non vedo l´ora di scoprire se Santoro sara`all´altezza dell´omaggio che dice di fare a Pasolini.

sabato 10 settembre 2011

Ma dove vogliamo andare?


2 foto di Giulia 


Paese che vai, sponsor che trovi. Nella prima immagine c´e`la pubblicita`del noto bordello piu´grande d´Europa 4000 mq , che se fosse da noi significherebbe tante possibili finanziarie per il risanamento del debito.
Nella seconda immagine c´e`il noto Padre Pio S.p.A, le cui menzogne e superstizioni fruttano almeno 10 volte di piu´,senza avere alcuna incidenza  reale sulla equa redistristribuzione del reddito.
Pare Pio vs la Figa 10-1.

venerdì 9 settembre 2011

...e divertitevi senza di me.

Is@boh in München



Quest´anno con sommo dispiacere dovro`rinunciarci. Ma saro`con voi nello spirito, perche´il corpo  dovra`occuparsi di ben altre inutili e perdibilissime faccenduole.Fate i bravi e divertitevi anche senza di me.
Ein Prosit für Is@boh.

lunedì 5 settembre 2011

Microminchia (la rivista culturale della sinistra)

Leggo estasiata l´articolo illuminante del Prof.Marco Lodoli scrittore d´insuccesso,sui problemi della scuola italiana.Secondo l´acuta analisi di Lodoli  la scuola italiana è stata contagiata da questa dittatura ideologica delle "passioni": occorre avere il coraggio di riportare nelle aule la ratio, il logos, l'arte dei nessi e delle consonanze.
Che robba sia l´arte dei nessi e delle consonanze non ce lo dice. Forse intende gli accordi di terza giusta, gli stanno sulle balle le settime diminuite?Non gli piacciono le dissonanze? Le mie reminescenze musicali non mi aiutano a capire.Sicuro e`che Lodoli la musica non la conosce bene, altrimenti identificherebbe nella dissonanza un benche´minimo cambiamento.
So cos´e`l´arte della fuga,l´arte del ricamo,l´arte della manutenzione della motocicletta ma l´arte dei nessi proprio mi sfugge.In quanto al bisogno di Logos nella scuola pubblica mi sembra un´affermazione un tantino generale visto che c´e`bisogno di logos anche per volersi stanare dal letto la mattina per andare al lavoro.Lodoli si batte per una scuola che vada  contro la cultura del desiderio che vive di smanie istantanee, puntiformi e distruttive, contro chi agita nei ragazzi solo l'emotività, come se la vita fosse solo sballo, divertimento, notti da inghiottire e giorni da dormire e corri dove ti porta il cuore.No ragazzi, non e`il cardinal Bertone,non e`le CEI, e`Marco Lodoli pensatore della cosiddetta sinistra che scrive sulla rivista di sinistra.Il suo articolo non si sa dove vada a parare,l´unica cosa che si capisce e`che  ci vuole piu´matematica e meno ragioni del cuore.Mette anche di mezzo Pascal, che si stara`facendo una gran sega nella tomba secondo me. 
Ecco qual´e`la forumula magica per la scuola italiana del Prof.Lodoli + matematica - desiderio.E giu´a fare le equazioni differenziali rifuggendo i demoni del piacere anzi dello " sballo" come lo chiama lui. Poi dice che vuole conquistare i ragazzi in classe, i quali gia`avranno i coglioni atomizzati dalla retorica contro lo sballo figurarsi.
Il resto dell´articolo e`talmente ridicolo,fuffa pura,privo di idee e retorico che a leggerlo viene da incazzarsi e schifare sta sinistra parrocchiale Flores d´Arcais compreso.
Ultimo grande cruccio di Lodoli nella sua invettiva contro la Gelmini poi e`,udite udite, che i professori non abbiano un tesserino per avere veri sconti in libreria e al cinema e a teatro e nei musei.
Una modestissima richiesta insomma.Come volano bassi questi qui.


Continua "Gli insegnanti devono essere intellettuali del nostro tempo, non tristi pappagalli spennacchiati che ripetono la stessa lezione da trent'anni. Insomma, la scuola deve tornare a essere un luogo dove pulsano l'intelligenza e la curiosità, non può ridursi a un ospizio di nonni malinconici che provano invano a tenere a bada torme di nipotini urlanti."


Prima di tutto cosa sono le torme, spiegatemelo per favore.Poi se la scuola non e`un ospizio malinconico, e`ora che vai in pensione caro Marco Lodoli e lasci il posto a dei giovani brillanti precari in grado di riabilitare quel desiderio che tu malinconicamente hai perduto.Va´ in pensione per il bene della scuola pubblica, ma anche affanculo.

venerdì 2 settembre 2011

Silviogismi

«L’Italia è il paese che amo» (Berlusconi, 1994)
«L´Italia e`un paese di merda» (Berlusconi, 2011).




Va da se´.....

Il Menü

-"Scusi, vorrei ordinare.Vorrei gli Spätzle con speck e cipolle ma senza formaggio sopra per favore"-
-" come scusi?Gli Spätzle senza formaggio?"-
- "Si, li preferisco.Spätzle con insalata senza formaggio"-
-" Ma il formaggio fa parte degli Spätzle...e in che senso, intende scusi..."-
-" Si lo so che negli Spätzle c´e`il formaggio.Dentro va bene ma non lo voglio SOPRA,capisce?"
-"....Beh perche´sul menu c´e`scritto "Spätzle mit Salat und bergkäse"(Spätzle con insalata e formaggio),allora Le faccio fare degli Spätzle normali,ma senza condimento e non come primo ma come contorno con l´insalata va bene?-
-"No no no,VANNO BENE lo Speck e le cipolle, solo il formaggio filante  in mezzo no. Guardi deve dire al cuoco prima di buttare gli Spätlze in padella, di farli mantecare con solo speck cipolle e al limite un po´di burro ma SENZA il FOOOOORMAAAAAGGGIOOOOOOOO."-
-"Va bene allora una porzione di Spätzle Speck e cipolle senza formaggio, semplici.Cosi´....con l´insalata ok?"-
-"Andrebbero bene anche solo Spätzle ma se deve esserci l´insalata va bene."
-"Si l´insalata c´e`sempre(kommt immer dazu),"-


Il rapporto  dei camerieri  con il Menü scritto e`paragonabile  a quello delle guardie rosse col libretto rosso di Mao. Quindi se vi capita di desiderare una pietanza lievemente modificata dalla sua versione originale, non contate sulla flessibilita`interpretativa del vostro interlocutore, bensi` preparatevi a sostenere in qualche modo le vostre ragioni. Perche´lui reagira`come se gli aveste chiesto di spiegarvi il primato ontologico dell´essere in Heidegger, e vi guardera`di sbieco.
Sull´immanenza dell´insalata d´accompagnamento poi dovrete farci l´abitudine.E`ovunque.Non crediate di evitarla perche´nel menü viene prescritta.