- Man muss noch Chaos in sich haben, um einen tanzenden Stern gebären zu können.
Also sprach Zarathustra-F.Nietzsche-

lunedì 5 settembre 2011

Microminchia (la rivista culturale della sinistra)

Leggo estasiata l´articolo illuminante del Prof.Marco Lodoli scrittore d´insuccesso,sui problemi della scuola italiana.Secondo l´acuta analisi di Lodoli  la scuola italiana è stata contagiata da questa dittatura ideologica delle "passioni": occorre avere il coraggio di riportare nelle aule la ratio, il logos, l'arte dei nessi e delle consonanze.
Che robba sia l´arte dei nessi e delle consonanze non ce lo dice. Forse intende gli accordi di terza giusta, gli stanno sulle balle le settime diminuite?Non gli piacciono le dissonanze? Le mie reminescenze musicali non mi aiutano a capire.Sicuro e`che Lodoli la musica non la conosce bene, altrimenti identificherebbe nella dissonanza un benche´minimo cambiamento.
So cos´e`l´arte della fuga,l´arte del ricamo,l´arte della manutenzione della motocicletta ma l´arte dei nessi proprio mi sfugge.In quanto al bisogno di Logos nella scuola pubblica mi sembra un´affermazione un tantino generale visto che c´e`bisogno di logos anche per volersi stanare dal letto la mattina per andare al lavoro.Lodoli si batte per una scuola che vada  contro la cultura del desiderio che vive di smanie istantanee, puntiformi e distruttive, contro chi agita nei ragazzi solo l'emotività, come se la vita fosse solo sballo, divertimento, notti da inghiottire e giorni da dormire e corri dove ti porta il cuore.No ragazzi, non e`il cardinal Bertone,non e`le CEI, e`Marco Lodoli pensatore della cosiddetta sinistra che scrive sulla rivista di sinistra.Il suo articolo non si sa dove vada a parare,l´unica cosa che si capisce e`che  ci vuole piu´matematica e meno ragioni del cuore.Mette anche di mezzo Pascal, che si stara`facendo una gran sega nella tomba secondo me. 
Ecco qual´e`la forumula magica per la scuola italiana del Prof.Lodoli + matematica - desiderio.E giu´a fare le equazioni differenziali rifuggendo i demoni del piacere anzi dello " sballo" come lo chiama lui. Poi dice che vuole conquistare i ragazzi in classe, i quali gia`avranno i coglioni atomizzati dalla retorica contro lo sballo figurarsi.
Il resto dell´articolo e`talmente ridicolo,fuffa pura,privo di idee e retorico che a leggerlo viene da incazzarsi e schifare sta sinistra parrocchiale Flores d´Arcais compreso.
Ultimo grande cruccio di Lodoli nella sua invettiva contro la Gelmini poi e`,udite udite, che i professori non abbiano un tesserino per avere veri sconti in libreria e al cinema e a teatro e nei musei.
Una modestissima richiesta insomma.Come volano bassi questi qui.


Continua "Gli insegnanti devono essere intellettuali del nostro tempo, non tristi pappagalli spennacchiati che ripetono la stessa lezione da trent'anni. Insomma, la scuola deve tornare a essere un luogo dove pulsano l'intelligenza e la curiosità, non può ridursi a un ospizio di nonni malinconici che provano invano a tenere a bada torme di nipotini urlanti."


Prima di tutto cosa sono le torme, spiegatemelo per favore.Poi se la scuola non e`un ospizio malinconico, e`ora che vai in pensione caro Marco Lodoli e lasci il posto a dei giovani brillanti precari in grado di riabilitare quel desiderio che tu malinconicamente hai perduto.Va´ in pensione per il bene della scuola pubblica, ma anche affanculo.

3 commenti:

  1. a me il tema "ragione vs passione" pare ben posto. certamente, lodoli è quello che è: però vedo i ragazzi che escono dalla scuola elementare, e anche da quella media, e mi rendo conto del fatto che non sanno niente. non sono un insegnante, mi baso sull'esperienza dei nipoti, e quindi non ho la risposta in tasca. che debbano leggere di più e giocare di meno, soprattutto a scuola (la scuola non è un gioco, proprio come l'arte non è la natura) mi pare fuor di dubbio. e poi bisognerebbe - ma qui non è solo la scuola la responsabile - che imparassero ad avere quel rispetto per le persone, per le regole, per le istituzioni, che proprio le persone, le regole e le istituzioni sembra facciano di tutto per non incutere più. perché il rispetto bisogna meritarselo, e meritarselo è fatica.

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  2. Caro Marcoboh,autorevolezza e autorita`sono cose ben diverse.Ricordo il mio insegnante di italiano,che ci insegnava la letteratura attraverso il gioco e i colori.Ci faceva sottolineare il testo dicendoci di riconoscere questo o quello attraverso i colori.Credo che il gioco, cosi´come il desiderio siano importantissimi nell´insegnamento.Molto di piu´che gli assiomi e le nozioni.Il problema cui fa riferimento Lodoli,ma a cazzo, non dovrebbe riguardare l´atteggiamento dello studente quanto chi fa i programmi,chi e`responsabile dell´ordine degli studi ad esempio.La colpa e`loro se la scuola,o l´universita`va a picco non certo delle notti folli nello sballo della discoteca.Questa retorica un po´anziana e obsoleta.Secondo Lodoli la matematica e`opposta al cuore e alle passioni,gia`questo e`un pensiero idiota.Perche´non si puo´usare la matematica o essere piu pragmatici attraverso la fantastia?Mi sembra che con questo articoletto voglia abbattere decenni di didattica moderna,ma ripeto e`una mia umile opinione.

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  3. difatti sono d'accordissimo sul fatto che lodoli è un coglione. e sul fatto che il problema non sono né gli insegnanti (o almeno non tutti) né la scuola in sé. è un problema culturale generale: l'autorevolezza e l'autorità scambiate per autoritarismo, per cui ci si arrende di fronte a presunti diritti dei bambini (o degli studenti in generale) in nome della lotta all'autoritarismo. mentre lèggere e scrivere e far di conto sono gli strumenti senza i quali non si va da nessuna parte, e soprattutto si viene ingannati molto più facilmente da chi è più furbo.
    e ben vengano il gioco e la fantasia, purché finalizzati ad imparare qualcosa, e non come passatempo fine a se stesso.

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