Il mio rapporto con la lingua tedesca e`stato conflittuale da sempre.La mia prima insegnante di tedesco era una stangona austriaca salisburghese di mezza eta`che veniva in classe in Dirndl . Le sue parole risuonano ancora nelle mie orecchie. (tu sei una catastrofe)" Du bist eine Katastrophe"! Sputava sempre pronunciando il "ph", e noi la prendevamo in giro,sospettando che avesse la dentiera.
Si chiamava Helfriede Wilhelm ma si faceva chiamare Helfi, e trasudava rigore austroungarico da tutti i pori. La stronza inoltre usava distribuire dopo la correzione dei compiti, le Morzartkugeln agli studenti piu´bravi. Solo quelli che avevano preso un voto alto.
Di solito portava in classe una scatola di cioccolatini, che offriva soddisfatta ai meritevoli facendola passare sotto il naso di noi sfigati. Questo rito demotivante e crudele me lo ricordero´sempre come imprinting col tedesco insieme alla amara scoperta della presenza di 3 generi e 4 casi grammaticali.
Ovviamente dovetti aspettare la maturita`e un viaggio premio a Vienna finanziatomi dai miei per poter assaggiare gli agognati cioccolatini (che non erano manco un granche´)
Era una bella donna,algida alta e un po´dentona ma con un grande entusiasmo per il suo lavoro, le sue tradizioni, la sua Austria e Mozart. Forse per questo non la odiavo. Intuivo che fosse una persona appassionata.
Non era cattiva, era sempre sorridente e nonostante tutto conservo dei ricordi positivi di lei, anche se aveva un debole per l´ordine la disciplina e una usava con noi un didattica pavloviana.
Ad esempio dalla prima ora di tedesco ci disse subito che dovevamo avere tutti un quadernone ad anelli solo per il tedesco.Diceva sempre che " il tedesco si impara prima di tutto con un quadernone ordinato".E ad ogni lezione ce lo controllava.Giuro.Verificava se le pagine del quadernone fossero ordinate, la lista dei vocaboli aggiornata,la grammatica, gli esercizi svolti.Tutte le sezioni del quaderno dovevano essere distinte da un separatore di carta con un´etichetta per ogni sezione.
Quando entrava in classe alla prima ora mostrava un sorriso smagliante recitando la formula fissa " Guten Morgen die Klasse"! e noi replicavamo in piedi " Guten Morgen Frau Professor". E poi attaccavamo come ogni mattina il Vaterunser (padre nostro) perche´ero in un liceo cattolico ed era un rito fisso del mattino.
Dopo Blitzkrieg e Kartoffel, che erano le mie preconoscenze di tedesco , la prima cosa di senso compiuto imparata e` stata quindi il padre nostro.Poi venne cappuccetto rosso e infine Hölderlin e la scuola di Jena.Non credevo minimamente in nessun dio, ma mi piaceva sentirmi pronunciare le parole heiligen Geist e il suono dell´h aspirata.
Delle mie primissime ore di tedesco ricordo parole che non ho mai piu´usato negli anni seguenti come festen Freund (ragazzo fisso), Jugendzentrum (centro giovanile), Zitronensaft (succo di limone) Tomatensuppe (zuppa di pomodoro).
Il fatto che fossi scarsa in lingua tedesca si spiegava con una fortissima reticenza al pensiero logico-matematico e alle imposizioni metodologiche della mignotta in questione.Ero ero una pippa disperata anche in matematica e fisica del resto.
Il tedesco e` sempre stato per me una lingua difficile. Difficile innanzitutto da pronunciare, prima di tutto per l´alternanza consonantica all´interno di ogni frase e parola.Ce ne sono troppe! Tutti quei chhhh, pffff, schwwww,schm. Poi il colpo di glottide per snocciolare bene le parole, tanto innaturale e difficile per noi italiani.
E poi ci sono le parole lunghissime, i sostantivi composti.Non bastano 20 anni per imparare ad azzecarne uno senza creare ridicoli neologismi, senza creare parole che non esistono. La legge sul rimborso delle spese della campagna elettorale per esempio diventa Wahlkampfkostenrückerstattungsgesetz e in tedesco " la legge" e` persino l´ultimo concetto e quella s prima di Gesetz(legge) non e`manco detto che sia un genitivo e sia necessaria!
In sequeunza i concetti sono Campagna Elettorale/Costi/Rimborso/Legge tenuti insieme dalla s.
Non e`difficile se si riesce a pensare al contrario esattamente come con i numeri tedeschi. dove 59 diventa 9 e 50 neunundfünfzig.
Ma esprimere un sostantivo composto durante una conversazione mettendo per primo nella frase cio`che la struttura grammaticale italiana pone come ultimo, procedendo a ritroso e`complicatissimo e talvolta frustrante.
Per non parlare dei suffissi dei verbi divisibili. Maledetto anglosassone! Una volta chiesi ad un tizio con la macchina se poteva cortesemente ammazzarmi alla stazione....zum Bahnoff umbringen. anziche´ mitbringen che significa accompagnare. Menomale che non mi ha preso in parola.
Dopo anni di studio matto e disperatissimo sono riuscita ad impararlo questo Deutsch addirittura a lavorarci e a trarne qualche piccola soddisfazione anche senza le palle di Mozart. Mi sono fatta una ragione quasi di tutto delle inversioni dei verbi alla fine, del neutro, delle relative maledette con i Wenn gli Ob riesco persino a litigare col mio (non festen) Freund padroneggiando tortuosi periodi ipotetici che quando sei incazzata vengono giu´ come le ciliegie.
L´unica cosa che ancora non riesco ad accettare me la ricorda la voce della O2 al telefono.
"Die von Ihnen gewählte Rufnummer ist zurzeit nicht erreichbar"
che sarebbe "Il da lei selezionato numero e` momentaneamente non raggiungibile"
Bene i tedeschi fanno un uso smodatissimo di questa costruzione passiva e del participio (che io odio in tedesco) usati come aggettivi o peggio ancora in in sostituzione della relativa " che", nelle subordinate implicite. E li piazzano come al solito in un astruso ordine sintattico da burocrazia prussiana Es: il da lei selezionato numero. Non riesci mai a capire come cacchio devi mettere gli altri complementi e ti devi ricordare che il participio declinato secondo il caso.
Ah un´altra cosa non riesco ad accettare, l´assenza delle bestemmie e´l´assoluta banalita` semantica del turpiloquio.
Oddio non ti invidio!
RispondiEliminaFelicissimo che i romani e poi i normanni sono passati di qui e hanno detedeschizzato quest'isola!
non solo linguisticamente ma anche culturalmente.
;-)
RispondiEliminaIl tedesco è la mia lingua preferita, per svariati motivi non l'ho studiata approfonditamente ma riesco ancora ad avere delle passabili conversazioni su temi semplici (l'unica lingua straniera che conosco davvero bene e in cui posso parlare di politica, ecologia, fiolosofia, ecc. è l'inglese, io per questo l'inglese lo ringrazio ma non lo amo quanto il tedesco). Il tedesco mi piace proprio per la sua estrema differenza con l'italiano e capisco il punto di vista di Steiner che inseriva una lingua strutturalmente diversa nei sui programmi scolastici perchè è formativo. Purtroppo non ho avuto tempo di padroneggiare la sintassi senza contare che ho dubbi atroci sul genere dei sostantivi che finiscono alla come cazzo gli pare e mica si capisce che genere è così all'impronta (si vabbè, tranne alcuni). La cosa che mi viene naturale è la pronuncia, non per vantarmi ma io il tedesco lo pronuncio piuttosto bene e questo è anche peggio chè i tedeschi poi si aspettano un livello di lingua superiore a quello effettivo. Sto trovando degli interessanti paralleli con il cinese (per esempio il suono nasale della finale in -ng e la finale -r biascicata + altri elementi della sintassi) ma devo aspettare un po' per capire se è la mia fantasia o è vero.
RispondiElimina;)
Io ho cominciato a studiarla da tre anni e sono passabile, tranne la pronuncia (che a mia difesa e' uno schifo in tutte lingue, Italiano compreso).
RispondiEliminaMentre la struttura delle frasi l'ho accettata, i numeri non riesco proprio a farli diventare naturali!Devo pensare con attenzione altrimenti mi perdo...
Hai dimenticato di parlare dei verbi irregolari (tutti o quasi), della declinazione degli aggettivi quando sono doppi o con articolo e via discorrendo.
Inoltre ci sono anche i dialetti, ma anche zone che li stanno perdendo (tipo NRW, ma tanto loro parlano "tedesco alto" :-).
A proposito delle bestemmie:mi son sempre chiesto se non esistano solo in Italiano,per gli altri non hanno praticamente senso!
Vi consiglio questo post di Paolo l'Austriaco sulla "Breve storia della lingua tedesca" http://laustriaco.blogspot.com/2010/07/breve-storia-della-lingua-tedesca.html
@Valeria il genere che si capisce all'impronta? come Das Kind, Das Mädchen etc...non ha senso semplicemente, di deve imparare parola+genere troppo spesso!
Grazie della segnalazione kidpix.
RispondiEliminaEppure i verbi,anche quelli irregolari sono molto piu´facili nel tedesco rispetto all´italiano.Sono riuscita ad impararli.La questione dei dialetti tedeschi mi appassiona moltissimo e da un po´di tempo riesco a riconoscere la provenienza dei parlanti.La questione attribuzione di genere nel tedesco mi disturbera`sempre perche´e`assolutamente-contrariamente a quel che dicono certe grammatiche- arbitraria!
In tutto cio´penso ai poveri inglesi,al loro infinito sospetto nel pensare che le cose abbiano un sesso;-))Pensa quanto li fa ridere.
L´effetto della bestemmia e`direttamente proporzionale al gradiente di concentrazione di vaticano presente nel sistema paese di riferimento;-)
@Valeria ma quanto tempo ci vuole per poter pronunciare una frase di senso compiuto in cinese?
@Is@boh effettivamente hai ragione, ma non s perché a me il Präteritum fa sempre ridere , roba tipo Ich arbeitete...
RispondiEliminaLentamente sto cominciando anche io a capire da dove vengono le persone dall'accento, diciamo che Sud/Nord-Est é abbastanza facile , poi si deve passare al dettaglio di capire che dicono!
Permettermi di correggerti: l'effetto della bestemmia é proporzionale alla concetrazione di Va*, non al gradiente! Il gradiente esprime la variazione di una quantitá: quindi a Roma sarebbe nullo, essendo la concentrazione pressoché costante (ed altissima!). Non prendertela per la pignoleria, ma sono un fisico e quindi sono giá stato punito dalla vita!!
Saluti da Adlershof, in un Estate (bagnata) Berlinese.
*Elemento atomico prodotto nel Vaticano per effetto delle radiazioni emesse da Radio Maria.Peso atomico=Euri del Papa in Banca.
Ciao Kidpix in effetti ho pessimi ricordi della Fisica come vedi,grazie della correzione;-)Volevo esprimere il concetto opposto.
RispondiEliminaSaluti da una Roma deserta.
Allora....il cinese ha una grammatica molto semplice, non ci sono articoli, non c'è singolare e plurale, non c'è maschile e femminile, i verbi non si coniugano (si usa una forma che noi potremmo chiamare infinito ma che in realtà non corrisponde al nostro infinito perchè non essendoci coniugazione...i tempi si formano con l'aggiunta di particelle temporali). Come se non bastasse, i pronomi personali e gli aggettivi possessivi sono uguali (我 wo significa sia io che mio e anche mi complemento oggetto - il carattere è formato da 2 radicali, la mano sulla sinistra e la spada sulla destra, quindi l'idea di "io" in cinese è piuttosto combattiva- mi si scusi la digressione linguistica) e ci sono gli aggettivi predicativi che non necessitano il verbo, per cui per dire "oggi è molto caldo" in cinese mi basta dire "oggi molto caldo" (今天很热 Jīntiān hěn rè).
RispondiEliminaPerò....ci sono alcune grandi difficoltà, i toni maledetti e un sacco di parole con la stessa pronuncia ma con significati diversissimi. Comunque è più difficile capire loro quando parlano piuttosto che dire una frase.
Pronunciare una fra
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RispondiEliminanon tocchiamo il capitolo preposizioni che mi viene voglia di espatriare in indonesia.
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