C´e`una categoria di persone, molto diffusa, che veramente non capisco e non stimo molto.Quelli che dicono"Ahhhh io la televisione non ce l´ho" .L´ho buttata da un pezzo".
E te lo dicono orgogliosi, col sorriso aperto, vantandosi di aver raggiunto chissa`quale primato critico dell´intelletto.Molti li conosco perche´partecipano ai miei corsi, degli altri ne sento parlare...
Il discorso e`semmai che senso si attribuisce al mezzo, e quanto e come interagiamo con esso.Ancor piu´stupida e`la ragione per cui queste persone hanno deciso di buttare la Tv,ovvero perche´ la guardavano troppo, e ora che non ce l´hanno preferiscono leggere i libri o fare una passeggiata.Per me ha lo stesso senso che dare fuoco al tostapane, perche´si teme il colesterolo presente nei Toast al salame.Ridicolo.
io non ce l'ho, la televisione, perché quando si è passati al digitale non ho ricomprato un apparecchio nuovo (né un decoder), soprattutto per motivi economici (quasi due anni di scarso lavoro). però, anche se quando ce l'avevo la vedevo poco, spesso ne sento la mancanza. appena posso, la ricompro: così potrò dire che i programmi non mi interessano...
RispondiEliminaIo ho cominciato a guardare la TV a 20 anni,prima non mi interessava.La uso esattamente come si elettrodomestico,sara`che non mi appassiona cosi´tanto da passarci delle ore quindi non ne sento il senso di dipendenza.
RispondiEliminaMi piace guardare la tv perche´credo sia un grande intestino,ci passa tutto in mezzo e tutto cio`che e`popolare mi interessa.
Io ho perso l'abitudine di guardare la tv con gli anni quando ero in Italia. In territorio germanofono invece la tv mi annoia, forse perché non conosco i programmi... chissà.
RispondiEliminaFatto sta che tornare in Italia ed entrare in case dove la tv è sempre accesa in sottofondo mi innervosisce molto, adesso.
Hai ragione Elisa,capita spesso anche a me di essere infastidita dalla tv di sottofondo quando sono in Italia,a casa di amici e parenti.Credo che sia un´ossessione tutta italiana quella di non sopportare (e ingenere avere un cattivo rapporto con) il silenzio.
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